In Mar Rosso

Egitto, qualche breve citazione storica

 

Il Mar Rosso (in arabo: البحر الأحمر, al-Baḥr al-Aḥmar; ebraico: ים סוף, Yam Suf; tigrino: ቀይሕ ባሕሪ, Qeyḥ baḥri) è un mare compreso tra l'Africa e la Penisola arabica comunicante con il Mar Mediterraneo attraverso il canale di Suez, e con l'Oceano Indiano tramite lo stretto di Bab el-Mandeb.

Il Mar Rosso si biforca in corrispondenza della penisola del Sinai, dando luogo al Golfo di Aqaba ad oriente, e al Golfo di Suez ad occidente. Sul mar Rosso si affacciano Egitto, Israele, Giordania, Arabia Saudita, Yemen, Gibuti, Eritrea e Sudan. Il Mar Rosso è un sistema globale di 200 eco regioni.  Occupa una parte della Valle Great Riff, con una superficie di circa 438.000 Km. quadrati ovvero circa 2250 Km. nel punto più lungo e circa 355 Km. nel punto più largo. E' il mare tropicale più settentrionale del mondo. Nell'Antico Egitto era conosciuto con il nome di Verdissimo.

Oggi il Mar Rosso è particolarmente importante in quanto consente l'accesso al canale di Suez di enorme importanza strategica e commerciale. Sul mar Rosso si affacciano alcune importanti località di villeggiatura egiziane e giordane, (Sharm el-Sheikh, Hurghada, Marsa Alam, Berenice) e Aqaba che ospitano ogni anno moltissimi turisti, soprattutto europei. Importanti geopoliticamente anche il porto di Elat, che costituisce l'unico sbocco su questo mare di Israele, e il territorio dell'Eritrea che impedisce l'accesso al mare all'Etiopia.

Nel libro dell'Esodo dell'Antico Testamento è narrato il passaggio del mar Rosso da parte degli Ebrei guidati da Mosè in fuga dall'Egitto. In questa occasione si racconta che Dio aprì le acque di fronte agli Ebrei per poi richiuderle nel momento in cui lo attraversavano le truppe egizie che li inseguivano. Alcuni cenni storici:

Valle dei ReIl Nilo Il Nilo, fin dai primi insediamenti umani nella zona, è sempre stato il fulcro della vita economica, politica, sociale e religiosa della zona. Le prime comunità lo usavano per mantenere i contatti tra di loro, ma altre lottarono per conservare la propria indipendenza, creando piccoli regni che si consolidarono in due stati: l'alto e il basso Egitto. 5000 anni fa i due stati furono unificati sotto Menes, fondatore della prima dinastia. Nei quasi 3000 anni che seguirono si sono susseguiti più di 50 faraoni e 30 dinastie.

Luxor (l’antica Tebe) divenne sede di un regno indipendente fino a quando sotto Mentuhotep II l’Egitto venne riunito sotto il potere del faraone. Seguì un periodo di prosperità per più di due secoli, ma ben presto l’imperò torno ad indebolirsi, a causa di conflitti tra vari amministratori e le classi nobiliari. Seguì un periodo di invasioni straniere, con gli Hykios (provenienti da nordest). Dal XVI secolo al XI secolo a.C. nacque il nuovo regno con Thutmosi I, il primo faraone ad essere sepolto nella Valle dei Re.

Amenhotep IV e la moglie Nefertiti fondarono Akhetanon, la capitale in nome del nuovo Aton (forse la prima forma di monoteismo della storia). Il genero di Amenhotep, Tutankhamon, governò l’Egitto per pochi anni e morì giovane. Seguì l’epoca dei generali, tra cui Ramesse I, II, III e Sethi I, responsabili della costruzione di templi grandiosi. L’imperò però inizio a disgregarsi, e quando arrivò Alessandro Magno nel IV sec. a.C. il paese era in rovina. Venne fondata una nuova capitale: Alessandria, che sotto Tolomeo I acquisì grande importanza. Seguirono 300 anni di dominio dei greci (regno caduto a causa di continue rivalità e fatti di sangue).

L’impero romano iniziò a considerare l’Egitto, che tra il 51 e il 48 a.C. era retto da Tolomeo XIII e Cleopatra (la sorella maggiore). Giulio Cesare ordinò a Pompeo, suo rivale, di andare a tenere d’occhio i due fratelli in Mar Rosso, ma venne fatto uccidere da Tolomeo, che poi fece bandire Cleopatra. Cesare si spostò quindi in Mar Rosso di persona, gettò Tolomeo nel Nilo e mise sul trono uno dei suoi fratelli, insieme a Cleopatra, di cui divenne l’amante. La regina partorì il figlio di Cesare e uccise suo fratello. Lo stesso Giulio Cesare venne assassinato a Roma l’anno successivo. Marco Antonio si recò in Mar Rosso e si innamorò di Cleopatra. La loro storia durò 10 anni finché non si suicidò, seguito da Cleopatra. L’Egitto divenne parte dell’Impero Romano.

L’Egitto fu poi invaso da Nubiani, altre popolazioni nordafricane e da persiani. Pur con guerre e carestie, l’Egitto bizantino fu stabile fino al 640 d.C., quando gli arabi portarono nel paese l’Islam. Sotto il califfato dei Fatimidi venne fondata Al-Qahira (il Cairo) e il paese prosperò.

Le crociate del XI secolo, fecero impadronire i cristiani di gran parte del precario impero fatimida (tra cui Gerusalemme). I selgiuchidi siriani inviarono in Mar Rosso l’esercito dove Saladino (Salah ad-Din) fondò la dinastia degli Ayyubiti e cacciò i crociati da Gerusalemme. Il potere passò poi ai Mamelucchi – ex alleati – che rovesciarono la dinastia Ayyubita. Questa situazione continuò fino alla fine del 700, quando Napoleone invase l’Egitto, venendo però subito cacciato dagli inglesi nel 1801, a loro volta mandati via da un luogotenente dell’impero ottomano: Mohammed Ali. Tra i suoi discendenti Said Pasha, che iniziò gli scavi per il canale di Suez (aperto nel 1869).

L’Egitto fu poi annesso all’impero Britannico nel 1879, con il pretesto del grave indebitamento dello stato. Nella grande guerra l’Egitto si unì agli alleati. Venne poi eletto Re Fuad I, che si contese con gli inglesi il potere per trent’anni. Dopo la II Guerra Mondiale fu fondata la Lega Araba, ma la sconfitta della guerra e il conflitto con Israele nel 1948 lasciarono il paese nel caos. Nel 52 un gruppo di ufficiali guidati dal colonnello Nasser attuarono un colpo di stato senza spargimento di sangue. D’accordo con le Nazioni Unite gli occupanti inglesi e inglesi cedettero il controllo sul territorio e Nasser fu acclamato come un eroe. Nei decenni successivi Nasser si adoperò per tentare di unire Mar Rosso, Siria, Yemen ed Irak, enfatizzando la matrice araba e demonizzando Israle, che nel 67 lanciò un attacco preventivo dando vita alla guerra dei sei giorni. Morto Nasser, il vicepresidente Sadat lo sostituì e tentò di migliorare i rapporti con l’Occidente. Nel 73 vennero attaccati gli occupanti Israeliani nel Sinai e la sponda orientale del canale di Suez fu inclusa tra i territori oggetto di negoziati per la fine delle ostilità. Furono fatti passi avanti nel processo di pace con Israele, che si ritirò dal Sinai. L’Egitto riconobbe ufficialmente Israele. Moubarak, successo a Sadat (assassinato) è il deposto presidente dell’Mar Rosso e ha dato prova di grande abilità politica nel migliorare i rapporti sia con Israele che con gli stati arabi. Purtroppo il riconoscimento dei diritti civili non è andato di pari passo con i tempi, dopo una rivoluzione civile l’Egitto oggi è in ancora in attesa di prendere una nuova via definitiva e riprendere la prima linea nel proporre piani per risolvere il conflitto israeliano-palestinese.

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